Ricardo GALLARDO (Orthod Fr 2015;86:151–160 )
In questo case report viene presentato il trattamento di una classe II scheletrica e dentale iperdivergente con un morso aperto anteriore. Secondo gli autori la difficoltà principale nell’affrontare questo caso è stata il controllo del torque degli incisivi, aspetto critico della biomeccanica linguale.
La paziente era un’adulta che lamentava difficoltà a chiudere le labbra ed eccessiva protrusione dentale. All’esame extraorale si potevano notare un sorriso gengivale e una deglutizione atipica. La malocclusione, dovuta all’interposizione linguale, influenzava leggermente la fonetica della paziente.
L’obiettivo di trattamento è stato chiudere il morso aperto anteriore e migliorare l’estetica del sorriso. Il trattamento inizialmente proposto è stato di tipo ortodontico chirurgico con avanzamento mandibolare e arretramento mascellare. Poiché la paziente non ha accettato questa opzione, è stato proposto di estrarre i primi premolari superiori per poter arretrare gli incisivi, e controllare l’estrusione dei molari prevenendo un aumento della dimensione verticale.
Da un punto di vista biomeccanico, in tecnica linguale, la retrazione degli incisivi superiori richiede un rigoroso controllo del torque con un massimo controllo dell’ancoraggio che è stato ottenuto in questo caso con l’utilizzo di miniviti.
Nonostante gli archi iniziali siano stati rotondi, si è scelto di utilizzare precocemente degli archi rettangolari per ridurre al minimo la perdita di controllo di torque. Unitamente all’utilizzo di archi rettangolari, sono stati usati dei brackets bidimensionali 22 x 28 sui denti distali al sito estrattivo e 18 x 25 per i canini e gli incisivi. Per la chiusura degli spazi è stato utilizzato un arco in acciaio 0.018 x 0.025 con delle molle in NiTi da 200 g connesse alle miniviti. Dei rialzi occlusali sono stati inoltre posizionati sui secondi premolari per aiutare nella chiusura dell’angolo mandibolare.
Secondo gli autori dopo 26 mesi di trattamento c’è stato un forte miglioramento dell’estetica facciale e del sorriso dovuto alla riduzione della protrusione dentale ed alla leggera antero rotazione della mandibola che hanno consentito una chiusura del morso.
Il controllo a distanza di tre anni mostra una stabilità della chiusura del morso. L’interposizione linguale è stata corretta mediante la rieducazione della lingua.
Secondo gli autori in un caso di morso aperto anteriore trattato con l’estrazione dei primi premolari l’utilizzo di apparecchi bidimensionali e forze leggere applicate vicino al centro di resistenza dei denti consente un buon controllo del torque.
Report a cura della Dott.ssa Laura Bonaccorso
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