{"id":1585,"date":"2015-10-13T23:08:19","date_gmt":"2015-10-13T21:08:19","guid":{"rendered":"http:\/\/aiol-online.it\/?p=1585"},"modified":"2021-04-27T09:46:24","modified_gmt":"2021-04-27T07:46:24","slug":"traitement-en-technique-linguale-dun-cas-de-beance-anterieure","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/aiol-online.it\/traitement-en-technique-linguale-dun-cas-de-beance-anterieure\/","title":{"rendered":"Traitement en technique linguale d\u2019un cas de b\u00e9ance ant\u00e9rieure"},"content":{"rendered":"

Ricardo GALLARDO (Orthod Fr 2015;86:151\u2013160 )<\/p>\n

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In questo case report viene presentato il trattamento di una classe II scheletrica e dentale iperdivergente con un morso aperto anteriore. Secondo gli autori la difficolt\u00e0 principale nell\u2019affrontare questo caso \u00e8 stata il controllo del torque degli incisivi, aspetto critico della biomeccanica linguale.<\/p>\n

La paziente era un\u2019adulta che lamentava difficolt\u00e0 a chiudere le labbra ed eccessiva protrusione dentale. All\u2019esame extraorale si potevano notare un sorriso gengivale e una deglutizione atipica. La malocclusione, dovuta all\u2019interposizione linguale, influenzava leggermente la fonetica della paziente.<\/p>\n

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\"Schermata<\/a><\/p>\n

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L\u2019obiettivo di trattamento \u00e8 stato chiudere il morso aperto anteriore e migliorare l\u2019estetica del sorriso. Il trattamento inizialmente proposto \u00e8 stato di tipo ortodontico chirurgico con avanzamento mandibolare e arretramento mascellare. Poich\u00e9 la paziente non ha accettato questa opzione, \u00e8 stato proposto di estrarre i primi premolari superiori per poter arretrare gli incisivi, e controllare l\u2019estrusione dei molari prevenendo un aumento della dimensione verticale.<\/p>\n

Da un punto di vista biomeccanico, in tecnica linguale, la retrazione degli incisivi superiori richiede un rigoroso controllo del torque con un massimo controllo dell\u2019ancoraggio che \u00e8 stato ottenuto in questo caso con l\u2019utilizzo di miniviti.<\/p>\n

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\"Schermata<\/a><\/p>\n

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Nonostante gli archi iniziali siano stati rotondi, si \u00e8 scelto di utilizzare precocemente degli archi rettangolari per ridurre al minimo la perdita di controllo di torque. Unitamente all\u2019utilizzo di archi rettangolari, sono stati usati dei brackets bidimensionali 22 x 28 sui denti distali al sito estrattivo e 18 x 25 per i canini e gli incisivi. Per la chiusura degli spazi \u00e8 stato utilizzato un arco in acciaio 0.018 x 0.025 con delle molle in NiTi da 200 g connesse alle miniviti. Dei rialzi occlusali sono stati inoltre posizionati sui secondi premolari per aiutare nella chiusura dell\u2019angolo mandibolare.<\/p>\n

Secondo gli autori dopo 26 mesi di trattamento c\u2019\u00e8 stato un forte miglioramento dell\u2019estetica facciale e del sorriso dovuto alla riduzione della protrusione dentale ed alla leggera antero rotazione della mandibola che hanno consentito una chiusura del morso.<\/p>\n

Il controllo a distanza di tre anni mostra una stabilit\u00e0 della chiusura del morso. L\u2019interposizione linguale \u00e8 stata corretta mediante la rieducazione della lingua.<\/p>\n

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\"\"<\/a><\/p>\n

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Secondo gli autori in un caso di morso aperto anteriore trattato con l\u2019estrazione dei primi premolari l\u2019utilizzo di apparecchi bidimensionali e forze leggere applicate vicino al centro di resistenza dei denti consente un buon controllo del torque.<\/p>\n

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Report a cura della Dott.ssa Laura Bonaccorso<\/em><\/p>\n

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Per cliccare l’articolo completo clicca sul link:\u00a0http:\/\/www.orthodfr.org<\/p>\n

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