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Pazienti e Ortodonzia Linguale. Compliance e durata del trattamento. Arco dritto, arco a fungo o archi customizzati. Tutto questo e altro ancora raccontato in una tavola rotonda da alcuni tra i maggiori esponenti dell’ ortodonzia linguale nel mondo.
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Si Parla di Ortodonzia Linguale e a farlo sono alcuni tra i maggiori esperti al mondo. Raccolti in una tavola rotonda si interrogano sull’attuale stato dell’arte, sull’utilizzo delle nuove tecnologie e sulle novità che questa tecnica, grazie alla sua continua evoluzione, ha apportato nei confronti di quella tradizionale.
Insieme al Dr. B.Ludwig (Germania) nelle vesti di moderatore si susseguono le opinioni e i consigli dei dottori:
C. Alexander (Usa), D.Fillion (Francia), K.Takemoto (Giappone).
A.Gilbert (Messico), R.C.Moles (Usa), M.E.Paz (Usa), V.Cacciafesta(Italia) S.M.Silli (Austria).
Si parla di quanto l’ortodonzia linguale sia cambiata negli ultimi anni, sia per l’operatore che per il paziente.
Sono tutti concordi nel giudicare la tecnica più semplice e predicibile rispetto al passato soprattutto in seguito all’introduzione dell’arco dritto, dei sistemi virtuali e delle tecniche customizzate.
Le tematiche più dibattute vedono ai primi posti il rapporto tra pazienti e ortodonzia linguale.
Sono infatti sempre di più i pazienti che richiedono l’utilizzo di apparecchiature invisibili, ma quanti di questi conoscono veramente la tecnica linguale?
Nella maggior parte dei casi i pazienti desiderano allineare i propri denti nella maniera più estetica possibile, indifferentemente dal tipo di apparecchiatura utilizzata e se nel caso del dottor Takemoto, tutti i pazienti vengono trattati con l’ortodonzia linguale, il dottor Alexander spiega come gli allineatori rimangano ancora le apparecchiature più richieste dai pazienti. Infatti sull’ortodonzia linguale le notizie sono ancora poche e vengono apprese solo tramite internet o il passaparola.
Il moderatore interroga poi gli specialisti riguardo ai criteri di scelta per i pazienti piú indicati al trattamento linguale.
La dottoressa Silly non ha dubbi: sono le necessitá biomeccaniche a guidarla nella scelta. Dr Moles valuta attentamente la compliance del paziente prima di scegliere di iniziare una terapia linguale.
D’altra parte c’è chi preferisce lasciare al paziente la scelta dell’apparecchiatura, dopo aver elencato le opzioni di trattamento più adeguate (Dr.Paz).
Si discute inoltre su quale siano le raccomandazioni più utili e quali gli accorgimenti utilizzati per migliorare la compliance del paziente.
Dr.Paz. è solito bondare un’arcata per volta e con una distanza di circa due mesi per ridurre il disconfort iniziale del paziente mentre il Dr. Moles in alcuni casi preferisce il bonding linguale sull’arcata superiore e vestibolare in ceramica nell’arcata inferiore.
Per quanto riguarda i possibili problemi di pronuncia Dr.Fillion consiglia di parlare più lentamente, dr. Takemoto consiglia ai suoi pazienti di parlare il più possibile mentre il Dr. Gilbert prescrive esercizi fonetici per le prime settimane.
Il dibattito si accende quando il Dr. Ludwig domanda quale sia la tecnica utilizzata per la preparazione dell’apparecchiatura linguale: modello della malocclusione o setup? Dr. Fillion sceglie il setup virtuale e posiziona i brackets con l’ausilio di jigs di trasferimento realizzati con tecnologia CAD/CAM. La Dr. Silli descrive invece l’utilizzo dell’Orthorobot che effettua il bonding dell’apparecchiatura linguale sul modello della malocclusione con un’accuratezza nel posizionamento dei brackets di .02mm. Nella pratica clinica il Dr. Cacciafesta utilizza sia il modello della malocclusione che il modello setup, e a seconda della tipologia di bracket utilizza il bonding diretto o indiretto.
Ma quali sono le tecniche utilizzate dagli specialisti per l’individualizzazione delle apparecchiature linguali?
Dr.Fillion utilizza attacchi la cui base viene customizzata tramite uso di composito e gli archi non sono dotati di pieghe ma vengono realizzati, a partire dal setup virtuale, per mezzo di un software (3D Orapix).
Si comporta diversamente la Dr. Silli la quale sceglie di utilizzare attacchi e archi completamente individualizzati con l’ausilio di un robot.(Orthorobot)
Infine Dr. Moles si affida al sistema SureSmile. Anche in questo caso viene utilizzato un robot per la customizzazione degli archi con pieghe di I, II e III ordine , mentre non è prevista individualizzazione per i brackets.
La tavola rotonda permette a ogni specialista di fornire interessanti suggerimenti sulla pianificazione e sulla realizzazione del trattamento.
Concordi nel raccomandare un’adeguata formazione e un lungo training, gli esperti consigliano con entusiasmo l’ortodonzia linguale a tutti i colleghi in virtù di un’ efficacia ormai pienamente dimostrata.
In definitiva : una tecnica semplificata rispetto al passato, ricca di innovazioni, ben tollerata e soprattutto adeguata ad una società sempre più attenta all’estetica e al confort del paziente.