Stella Chaushu, Adrian Becker and Gavriel Chaushu, Jerusalem and Tel Aviv, Israel. (Am J Orthod Dentofacial Orthop. 2004 Mar;125(3):379-87).
In questo case report viene presentato il trattamento ortodontico chirurgico di una donna di 27 anni che presentava un primo molare mascellare infraoccluso. La paziente aveva un rapporto di Classe I con normali overjet e overbite; la dentatura mascellare presentava degli spazi e il primo molare di destra aveva le tipiche caratteristiche di un dente anchilosato: le cuspidi distali erano 6 mm apicalmente alla cresta marginale del secondo molare mentre le cuspidi mesiali erano sotto gengivali e localizzate 8 mm apicalmente alla cresta marginale del secondo premolare. Alla percussione si percepiva un suono acuto mentre le radiografie periapicali mostravano una parziale assenza dello spazio del legamento parodontale. I denti adiacenti erano inclinati verso il molare anchilosato, gli spazi erano mesiali, la linea mediana era deviata verso il lato coinvolto mentre il molare antagonista era sovra erotto. Dal punto di vista radiografico inoltre vi era un deficit di osso crestale nella zona dell’osso del dente in questione.
Le alternative di trattamento erano sei:
nessun trattamento: ciò avrebbe comportato danni parodontali ai denti adiacenti
estrazione chirurgica del dente infraoccluso: considerato lo stretto rapporto tra le radici del dente ed il seno mascellare ci sarebbe stato il rischio di creare una comunicazione oroantrale; inoltre ci sarebbe stato il rischio di un deficit osseo alveolare e l’eventuale riposizionamento di un impianto avrebbe richiesto un rialzo del seno.
buildup protesico: sarebbe stato possibile solo per infraocclusioni minori e solo se i denti vicini non fossero stati inclinati; in casa così gravi si sarebbe messo a rischio la salute parodontale dei denti adiacenti.
trattamento ortochirurgico: consiste nell’applicare una forza ortodontica estrusiva subito dopo la lussazione chirurgica del dente anchilosato. I rischi sono di frattura radicolare, rianchilosi o perdita di vitalità del dente.
osteotomia segmentale interalveolare: è una tecnica chirurgica che consiste nel riposizionamento del dente intatto anchilosato e di una piccola parte di osso adiacente.
osteotomia localizzata: consiste nell’eliminare chirurgicamente la zona con l’osso fuso. Questo approccio è indicato solo quando l’anchilosi è nella zona crestale e la sua estensione è bel localizzata e facilmente accessibile.
Dopo avere discusso con il paziente delle varie possibilità in modo approfondito è stato scelto di procedere con un approccio ortodontico chirurgico.
Il primo passo è stato riaprire lo spazio del molare infraoccluso montando l’ apparecchio linguale nell’arcata mascellare e posizionando una molla tra secondo molare e secondo premolare. Dopo 5 mesi di trattamento, prima della chirurgia, dei brackets vestibolari sono stati bondati sui denti di ancoraggio (secondo molare e premolari) ed è stato posizionato un arco sezionale di acciaio per poter applicare in un secondo tempo una forza estrusiva. Il dente infraoccluso è stato lussato mediante intervento chirurgico fino a fargli raggiungere una mobilità di classe 3.
Una volta ottenuto ciò, dei piccoli occhielli sono stati bondati sui lati buccali e linguali del dente in questione e mediante il sezionale posizionato vestibolarmente e delle catenelle elastiche, è stata applicata una forza estrusiva attivata settimanalmente cambiando le catenelle. Nel momento in cui la corona del dente in eruzione forzata si è avvicinata all’arco linguale, è stato posizionato un altro arco pesante con un offset verticale per creare una distanza sufficiente alla trazione mediante catenella. Dopo 5 settimane di estrusione l’occhiello vestibolare è stato sostituito da un attacco ed è stato posizionato un piccolo arco sezionale vestibolare in NiTi. Anche l’occhiello linguale è stato sostituito da un bracket linguale. La completa eruzione del dente è stata ottenuta in 8 settimane ed il molare antagonista sovraerotto è stato sottoposto a molaggio selettivo. La contenzione è stata realizzata con un arco in acciaio intrecciato .0175 tra il dente infraoccluso e i denti adiacenti e mediante essix per gli altri denti.Una volta ottenuto ciò, dei piccoli occhielli sono stati bondati sui lati buccali e linguali del dente in questione e mediante il sezionale posizionato vestibolarmente e delle catenelle elastiche, è stata applicata una forza estrusiva attivata settimanalmente cambiando le catenelle. Nel momento in cui la corona del dente in eruzione forzata si è avvicinata all’arco linguale, è stato posizionato un altro arco pesante con un offset verticale per creare una distanza sufficiente alla trazione mediante catenella. Dopo 5 settimane di estrusione l’occhiello vestibolare è stato sostituito da un attacco ed è stato posizionato un piccolo arco sezionale vestibolare in NiTi. Anche l’occhiello linguale è stato sostituito da un bracket linguale. La completa eruzione del dente è stata ottenuta in 8 settimane ed il molare antagonista sovraerotto è stato sottoposto a molaggio selettivo. La contenzione è stata realizzata con un arco in acciaio intrecciato .0175 tra il dente infraoccluso e i denti adiacenti e mediante essix per gli altri denti.
Secondo gli autori il trattamento ortodontico chirurgico di un dente infraoccluso può avvenire con successo solo se:
- si effettua un’adeguata lussazione chirurgica ottenendo una mobilità di classe 3
- si applica un’adeguata forza estrusiva pesante subito dopo la lussazione
- la forza estrusiva viene mantenuta sufficientemente elevata cambiando spesso le catenelle elastiche
Report a cura della dott.ssa Laura Bonaccorso