In tecnica linguale e da sempre consigliato il bondaggio indiretto per la difficolta’ nel posizionamento dei brackets. Vari sono i sistemi: il TARG, il CLASS che pero’ hanno come limite eventuali espansioni o estrazioni prima del bondaggio perche’ si avvalgono di mascherine di trasferimento in silicone che trasferiscono contemporaneamente brackets su piu’ denti e che, a volte, nei casi di affollamento grave, occorre bondare i denti affollati dopo che l’affollamento sia in parte diminuito.
Un altro sistema invece, RCIB, invece usa dei singoli transfers rigidi per ogni dente superando cosi’ gli svantaggi degli altri due sistemi, ma il procedimento di laboratorio e’ ancora troppo complicato e costoso.
Recentemente, ad opera dii questi dottori:
e’ stato sviluppato un sistema di bandaggio diretto, il KommonBase, che non prevede mascherine di trasferimento ma ogni basetta ha una forma autoposizionante in resina. C’e’ poi un sistema di riferimento per ribondare i singoli brackets in caso di distacco o errato posizionameno. Le KommonBase vengono prodotte tramite una procedura di laboratorio. Viene richiesta al clinico un’impronta in silicone da cui crere i modelli. Viene applicato un mezzo isolante sul modello e creato un sistema di riferimento.
ll sistema di riferimento consiste in un arco di acciaio18*25 con 3 stop di fissaggio (prima provvisori in cera) al modello set up, uno a livello della linea mediana e due distali ad entrambi i settimi. Su questo arco, dopo esser stato rimosso dal modello, vengono legati i brackets linguali e poi riposizionato sul modello bloccandolo con della resina fotopolimerizzabile agli stop ora rigidi in acciao.
Vengono usate 2 resine non caricate, una ad alta viscosita’ per riempire lo spazio tra la base del bracket e il dente nel set up e una a bassa viscosita’ che viene sparsa sulla superficie linguale dei denti come un film, estendendola fino alla superficie occlusale e anteroposteriore e a coprire leggermente i margini incisali. E’ consigliabile la versione rosa rispetto a quella trasparente. Dopo fotopolimerizzazione, le KommonBase sono pronte.
L’arco e i brackets vengono rimossi e si testa il fit di ogni singolo bracket sul modello della malocclusione del paziente, cosi’ da poter rimuovere eventuali interferenze delle KommonBase con i denti adiacenti.
La superficie interna dei KommonBase sara’ pulita con etanolo.
Il procedimento clinico di bondaggio prevede una pulizia accurata della superficie linguale dei denti e la mordenzatura per 10 secondi con acido poliacrilico al 20%. Dopo risciacquo, viene applicato un cemento vetroionomerico (la cui forza di legame non sia influenzata da saliva ne’ da acqua) sulla KommonBase, viene posizionato delicatamente il bracket sul dente e con una leggera pressione applicata per mezzo di uno specillo si ottiene il miglior adattamento alla superficie dentale. Dopo la rimozione degli eccessi del cemento, si polimerizza e si posiziona il bracket successivo.
I vantaggi di questo sistema sono molteplici.
In primis permette un bondaggio diretto e i distacchi sono davvero rari grazie alla ampia base di resina e alla migliorate proprieta’ dei materiali adesivi nei confronti dei metalli. Se le KommonBase creano dei precontatti con i denti antagonisti, essendo composte di resine non caricate, si usurano nel tempo andando naturalmente in occlusione. Il debonding e’ semplificato perche’ le KommonBase sono piu’ flessibili rispetto a una resina composita.
Infine, questo sistema puo’ essere usato con qualsiasi bracket linguale.