Abhishek M. Thote, Rashmi V. Uddanwadiker, Krishna Sharma, Sunita Shrivastava (Comput Biol Med. 2015 Dec 29;69:112-119.)
L’obiettivo di questo studio è stato individuare un sistema di forze ottimale per l’intrusione e l’estrusione dell’incisivo centrale mascellare confrontando gli effetti del posizionamento del bracket a differenti altezze dal margine incisale in ortodonzia linguale e vestibolare.
Per ottenere l’intrusione o l’estrusione del dente, la forza singola deve passare attraverso il centro di resistenza, ma quando ciò non avviene (e passa così attraverso lo slot del bracket) produce l’effetto di tipping coronale incontrollato. Per evitare ciò è stato sviluppato un modello matematico sull’incisivo centrale mascellare con rapporti momento/forza stimati per differenti altezze dello slot del bracket dal margine incisale. Per analizzare le strutture dentarie è stata eseguita un’analisi degli elementi finiti. E’ stata eseguita una CBCT di un incisivo centrale mascellare e successivamente è stato realizzato un modello CAD che includesse sia il legamento parodontale che il bracket. Il punto di applicazione della forza è stato scelto solo su basi anatomiche senza considerare il tipo di bracket o la misura dello slot. Tutti i materiali sono stati considerati isotropi e con elasticità lineare.
In questo studio è stato creato un sistema di forze semplificato 2D combinando forza e momento per ottenere soltanto intrusione o estrusione. Nell’analisi degli elementi finiti il valore della forza è stato mantenuto costante mentre ciò che variava era il momento con un rapporto momento/forza dipendente dalla distanza del centro di resistenza dallo slot del bracket. E’ stato visto che in ortodonzia vestibolare l’altezza dello slot del bracket dal margine incisale non influenza il rapporto momento/forza a causa della distanza fissa perpendicolare tra lo slot del bracket e il centro di resistenza. In ortodonzia linguale invece, considerata la variabilità anatomica, è più importante controllare il rapporto momento/forza che varia con l’altezza dello slot.
In questo studio, sia in ortodonzia linguale che vestibolare sono state considerate quattro diverse altezze dello slot del bracket: 3 mm, 4 mm, 5 mm e 6 mm
E’ stato visto che:
- in ortodonzia linguale solo posizionando il bracket a 3 mm di altezza il vettore di forza passa attraverso il centro di resistenza rendendo il movimento più semplice.
- la distanza orizzontale tra il centro di resistenza e lo slot del bracket (il punto di applicazione della forza) era lo stesso in ortodonzia vestibolare ma diverso in ortodonzia linguale
- variando l’altezza del bracket il rapporto momento forza rimaneva costante in tecnica vestibolare ma diverso in ortodonzia linguale.
Questo studio si è focalizzato sull’incisivo centrale mascellare perché è il dente più prominente del cavo orale e si è limitato ad esaminare l’applicazione di una forza su questo singolo dente. Secondo gli autori sono necessarie sicuramente delle ulteriori indagini per indagare le meccaniche ad arco continuo e la risposta complessiva di tutti i denti.
Report a cura della Dott.ssa Laura Bonaccorso