Lo sviluppo dell’ortodonzia linguale ha permesso di ottenere dei risultati di trattamento sovrapponibili o molto simili a quelli che si possono ottenere con un’ortodonzia di tipo vestibolare. Tuttavia occorre sottolineare che il posizionamento dei brackets nella superficie linguale dei denti presenta degli svantaggi, come la difficoltà nell’articolare bene le parole e nel masticare, il discomfort e l’ irritazione a carico della lingua. Tutti questi fattori sommati possono indurre un disagio maggiore di quello che deriva dalla visibilità delle apparecchiature vestibolari. Considerato che la valutazione delle difficoltà fonatorie in soggetti con trattamento ortodontico può differire da linguaggio a linguaggio, e che non ci sono state pubblicazioni in merito a tale aspetto in individui che parlano l’ arabo, questo è il primo trial controllato randomizzato che mette a confronto in pazienti Siriani sia i vari gradi di performance fonatoria mediante analisi uditiva e sonografia, sia i disagi a livello del cavo orale con apparecchiature linguali e vestibolari. Per questo studio sono stati selezionati 34 pazienti con malocclusione di Classe I e un moderato affollamento dei denti superiori, suddivisi in modo randomizzato in due gruppi. Un gruppo è stato trattato con ortodonzia linguale mentre l’ altro è stato sottoposto ad un trattamento di tipo vestibolare. La performance fonatoria è stata testata usando l’analisi spettrografica del suono fricativo /s/, prima (T0), immediatamente dopo (T1), 1 mese dopo (T2), e 3 mesi dopo (T3) il posizionamento dei brackets. Questo metodo ha permesso la rappresentazione e la registrazione della frequenza e della durata del segnale fonatorio.
– Spettrogramma della parola araba ‘Hassan’
La valutazione dei disagi a livello orale, è stata determinata usando questionari standardizzati comprendenti cinque domande con quattro punti di risposte possibili secondo la scala-Likert. Ai pazienti è stato chiesto di fornire la loro opinione soggettiva riguardo ogni possibile effetto – come discomfort, difficoltà nel parlare e nel masticare – nei momenti T0, T1, T2, e T3.
Brackets linguali usati in uno dei due gruppi
L’articolazione della parola è stata influenzata in entrambi i gruppi, anche se i pazienti con i brackets linguali presentavano una maggiore difficoltà. Questo è stato confermato sia dall’analisi uditiva oggettiva sia dall’analisi soggettiva basata sul questionario. Entrambi i tipi di dispositivi hanno causato irritazione dei tessuti molli e difficoltà nel masticare, ma occorre sottolineare che il gruppo con apparecchiatura linguale ha mostrato dei disagi significativamente maggiori rispetto al gruppo con dispositivo vestibolare, soprattutto nella fase immediatamente dopo il posizionamento. Una riduzione dei disturbi si è verificata durante i primi tre mesi che hanno seguito l’inserimento dei brackets linguali, e la maggior parte dei pazienti si è ritenuta soddisfatta nel terzo periodo di valutazione.
Report a cura di Laura Bonaccorso,
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