Auluck A. Journal of Orthodontics, Vol. 40, 2013, S27-S33
Quest’ articolo analizza l’attuale evidence base riguardante l’uso di apparecchiature ortodontiche linguali soffermandosi sui seguenti aspetti: esperienza del paziente, estetica ed accettabilità, rischi e benefici.
Un’esperienza positiva per il paziente è la chiave del successo di un trattamento ortodontico. Sebbene l’uso di apparecchiature linguali sia spesso associato a discomfort e dolore, ci sono degli studi che affermano che il fastidio provato subito dopo il posizionamento di un apparecchio sia molto simile nel primo mese, sia che si tratti di un trattamento linguale che vestibolare. Ciò che fa la differenza tra i due tipi di apparecchi è la localizzazione del fastidio ed il suo tempo di insorgenza (entro le 3 ore nei pazienti con apparecchiature linguali) (13). E’ stato anche notato che nei pazienti con dispositivi linguali customizzati e con alti valori di SNA e SNB il fastidio è inferiore, nel primo caso per una questione di ingombro dell’apparecchiatura, nel secondo per la presenza di maggiore spazio per la lingua (12). Altri importanti fattori da considerare sono le difficoltà nella masticazione e nella fonazione, specialmente nell’articolazione della lettera ’s’ nei primi tre mesi dopo il montaggio del dispositivo(14). Quest’ultimo aspetto in particolar modo, non deve essere trascurato da parte del clinico, che deve informare il paziente di questo inconveniente.
Il fattore estetico riveste un ruolo fondamentale nella scelta della tipologia di trattamento ortodontico, e sebbene le difficoltà nella fonazione e nella masticazione rappresentino degli aspetti non indifferenti, le donne sotto i 40 anni preferiscono privilegiare l’estetica a discapito del comfort (18,23). In uno studio è stato scoperto che i pazienti particolarmente ansiosi con tratti ossessivo – compulsivi e che tendono a somatizzare prediligono i dispositivi linguali. In questa stessa ricerca è stato visto che pazienti con una ridotta autostima provano più dolore con qualsiasi tipologia di trattamento ortodontico (24). Il periodo di adattamento con apparecchiature linguali e vestibolari è approssimativamente lo stesso, tra 0 e 30 giorni, tuttavia alcuni pazienti sembrano non adattarsi del tutto al trattamento linguale (10).
L’ortodonzia fissa vestibolare può determinare come effetti collaterali demineralizzazione e carie, gengiviti, problemi parodontali e riassorbimento radicolare. Sia nel trattamento vestibolare che linguale è obbligatorio mantenere un eccellente livello di igiene orale. Le superfici linguali dei denti sembrano essere meno suscettibili allo sviluppo di carie per le diverse morfologia e ritenzione di placca, per il flusso salivare e per l’azione meccanica della lingua sulle superfici (27). D’altro canto occorre sottolineare che mantenere una buona igiene orale quando si indossa un apparecchio fisso linguale è abbastanza difficile. Degli studi che hanno valutato il cambiamento della flora microbica nel cavo orale hanno rilevato prevalenza di patogeni parodontali come Aggregatibacter Actinomycetemcomitans (33) e Streptococco Mutans (Lombardo et al. Prog Orthod. 2013 Sep 11;14:28) in soggetti sottoposti a trattamento linguale. E’ dunque egualmente importante in questi pazienti mantenere bassi livelli di placca durante la terapia.
Un elevato standard dei risultati di trattamento è importante per il successo di una terapia ortodontica. Sebbene i risultati siano sovrapponibili ci sono alcuni aspetti importanti che devono essere considerati quando si usano apparecchiature linguali.
Riferimenti bibliografici dell’articolo
In quest’articolo si fa un breve confronto tra brackets customizzati e prefabbricati, accuratezza del bandaggio diretto rispetto all’indiretto, e apparecchiature convenzionali e self ligating. Secondo la letteratura riportata gli attacchi prefabbricati rispetto ai customizzati danno maggiori problemi di distacchi, richiedono una maggior tempo nella fase di finitura e aumentano il discomfort del paziente (35).
Per quanto riguarda la fase di bonding, oggi i brackets linguali possono essere bondati mediante sistemi jig (49). Il sistema di bondaggio indiretto rimane ad oggi il gold standard per la tecnica linguale.
Un’ innovazione più recente nel campo dell’ortodonzia linguale è il self ligating. Questa tecnica consente di risparmiare notevolmente il tempo alla poltrona nella fase di cambio arco, soprattutto per i clinici che non hanno esperienza con l’ortodonzia linguale (2).
Alla luce di quanto emerso da questo articolo sono necessarie ulteriori ricerche, sopratutto RCT, per indagare l’efficacia del trattamento, le esperienze del paziente e il rapporto rischi-benefici del trattamento ortodontico linguale.
Report a cura della Dott.ssa Laura Bonaccorso
Per visualizzare l’articolo completo clicca sul link: http://jorthod.maneyjournals.org/content/40/s1/s27.full.pdf+html