Iosif Sifakakis , Nikolaos Pandis Margarita Makou, Christos Katsaros, Theodore Eliades and Christoph Bourauel, Eur J of Orthod. 2013 Feb;35(1): 82-86
I principi biomeccanici in ortodonzia linguale e vestibolare sono abbastanza diversi. La ridotta distanza interbracket aumenta la rigidità del filo che genera forze maggiori e meno costanti nel tempo, rendendo difficile la precisa applicazione di una data forza; inoltre, il punto e la linea di applicazione della forza rispetto al centro di resistenza sono così differenti tra le due tecniche, da influenzare notevolmente i movimenti dentali. Lo scopo di questo studio è valutare l’effetto della tipologia di bracket linguale e convenzionale sulle forze labiopalatali e sui momenti generati nel piano sagittale.
Per la valutazione ex vivo dei differenti brackets è stato usato l’ OMSS (sistema di misura e simulazione ortodontica). Questo sistema consente la misura tridimensionale dei sistemi di forze che agiscono in due differenti regioni. Le tipologie di attacchi valutate sono state tre: brackets linguali Incognito™(3M Unitek , Monrovia, Minnesota, USA), brackets linguali STb™(Light Lingual System, ORMCO) e brackets convenzionali SS con slot 0.018(Gemini, 3M Unitek). Gli attacchi sono stati bondati da premolare a premolare su tre modelli del mascellare identici in resina acrilica, con un incisivo laterale posizionato palatalmente. Per il bondaggio indiretto dei bracket linguali sono state costruite delle mascherine di trasferimento a partire da un’ impronta in PVS della malocclusione iniziale. Ogni modello è stato montato sull’ OMSS e dieci campioni di archi 0.013 CuNiTi sono stati usati per ogni tipo di bracket. L’arco è stato legato con legature elastomeriche 0.120 per gli STb e i brackets convenzionali, e con le doppie legature inverse elastiche per i brackets Incognito. Ogni misura è stata ripetuta una volta dopo la ri-legatura. Sull’incisivo laterale destro sono state registrate le forze labiopalatali e i momenti sul piano sagittale. Durante i cicli di misura l’ OMSS è stato installato in una camera a temperatura controllata costante di 37 C° simile alla temperatura intraorale.
Il modello di resina acrilica è stato montato sulle tavole di posizionamento del sistema di simulazione e misurazione ortodontica
Le forze misurate sull’incisivo laterale per i brackets STb e Incognito sono state più alte rispettivamente del 23 e del 38% rispetto ai brackets convenzionali. La differenza tra i due sistemi linguali potrebbe essere attribuita all’ interazione tra le modalità di legatura e i diversi disegni degli slot. Il momento creato da una forza applicata lingualmente può produrre un movimento dentale più complicato e non predicibile. L’ alterazione nel punto di applicazione della forza, labiale o linguale, e le differenze nella grandezza della forza hanno azioni cumulative sulla grandezza dei momenti iniziali nel piano sagittale, con momenti più alti in entrambe le apparecchiature linguali. La distanza tra il vettore di forza e il centro di resistenza nei brackets Incognito è risultata essere inferiore rispetto ai brackets STb. In contrasto con le forze orizzontali, forze verticali della stessa grandezza producono momenti che differiscono significativamente tra i due sistemi di brackets per via delle differenze nelle distanze dei vettori di forza dal centro di resistenza. Questi momenti sono sempre più piccoli rispetto ai bracket vestibolari
L’alterazione del punto di applicazione della forza labiale o linguale può influenzare la grandezza dei momenti nel piano sagittale
L’arco 0.013 in CuNiTi ha generato forze iniziali alte nel piano orizzontale sull’ incisivo laterale dislocato. Forze maggiori sono state riscontrate nei brackets linguali. La grandezza della forza è variata da 1.62 a 1.27 e 1.81 N rispettivamente per gli STb, i convenzionali e i brackets Incognito. I momenti corrispondenti sono stati rispettivamente 2.01, 1.45 e 2.19 N mm. Il più basso momento misurato nel piano sagittale è stato dunque registrato con i brackets convenzionali, mentre nessuna differenza è stata riscontrata tra i due tipi di brackets linguali.
Il modello OMSS si avvicina molto alla situazione clinica ma trascura fattori come l’invecchiamento intra orale e la saliva che influenzano il sistema di forze risultante. Inoltre non è ancora possibile predire con precisione il centro di resistenza di ogni dente e i sistemi di forze misurati al bracket non possono essere usati direttamente per prevedere il movimento dei denti in quanto diversi fattori influenzano il trasferimento del sistema di forze dal bracket al centro di resistenza. Di conseguenza il movimento dei denti dovrebbe essere attentamente monitorato per evitare effetti collaterali.
Report a cura della Dott.ssa Laura Bonaccorso
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