Stella Chaushu, Adrian Becker, and Gavriel Chaushu (Am J Orthod Dentofacial Orthop 2008;134: 811-9)
L’uso combinato di apparecchiature linguali e miniviti può consentire la risoluzione dell’inclusione canina nell’adulto. Questa tipologia di trattamento consente di superare i due principali svantaggi del trattamento ortodontico-chirurgico dei denti impattati negli adulti: estetica e durata.
In quest’articolo viene presentato il caso di una donna di 24 anni che si lamentava della presenza del diastema interincisale e di un dente deciduo mascellare cariato. La paziente presentava un’occlusione di Classe I con un overbite leggermente aumentato e un overjet normale. La linea mediana mascellare era leggermente deviata a sinistra a causa dell’assenza del canino mascellare permanente omolaterale. Il primo molare mascellare di sinistra era assente e il secondo molare era tippato mesialmente e ruotato a chiuderne lo spazio. La radiografia panoramica ha mostrato il 23 impattato palatalmente e mesioinclinato, sovrapposto alla radice dell’incisivo laterale.
Gli obiettivi di trattamento sono stati: risolvere l’inclusione canina, aprire uno spazio adeguato per il posizionamento di un impianto dentale in zona 26, correggere la deviazione della linea mediana mascellare, ottenere un normale overbite e migliorare l’estetica dei denti anteriori.
Tra le varie opzioni proposte la paziente ha scelto un trattamento ortodontico chirurgico con apertura dello spazio mediante apparecchiatura fissa, esposizione chirurgica del canino e applicazione di forze di trazione leggere sul dente per riportarlo in arcata.
I brackets linguali sono stati bondati sui denti mascellari e avevano lo slot 0.018 (Ormco, Glendora, Calif). L’arco iniziale è stato uno 0.016 x 0.022 CuNiTi. Il canino incluso è stato esposto chirurgicamente a cielo chiuso. E’ stato sollevato un lembo a pieno spessore ed è stata esercitata la trazione mediante un piccolo bottone e un arco intrecciato attraverso il lembo palatale. Il canino è stato mosso in due stadi: prima è stato fatto erompere nel palato a livello occlusale per distanziarlo dalla radice dell’incisivo laterale, e poi è stato mosso buccalmente e riposizionato in arcata. La forza estrusiva è stata applicata mediante una molla che connetteva il dente da disincludere con una minivite posizionata palatalmente vicino allo spazio del primo molare mancante. La molla è stata attivata dopo due settimane dal posizionamento della minivite, tirandola in giù verso la lingua.
Dopo la fase di allineamento, livellamento e correzione della grave rotazione del primo premolare mascellare di sinistra, è stato guadagnato uno spazio adeguato per il canino con una molla e un arco base 0.016 x 0.022 SS. Tre mesi dopo è stata rimossa la mucosa sopra la corona del dente e un bottone aggiuntivo è stato posizionato sulla superficie vestibolare del dente incluso. La direzione della trazione è stata alterata per applicare del tipping buccale. L’arco linguale stava impedendo il movimento del canino ed è stato sostituito con un arco rotondo con un offset vestibolare e una loop. Un elastico legato tra il bottone buccale del dente incluso e la loop ha prodotto una forza diretta buccalmente. Solo quando il canino ha raggiunto il suo posto in arcata il dente deciduo è stato estratto, e l’arco rettangolare è stato cambiato con uno 0.014 NiTI attraverso il bottone palatale del dente incluso. In aggiunta, è stato posizionato un elastico trasparente dal bottone buccale del canino ad un attacco vestibolare posizionato sul secondo molare mascellare. Il bottone linguale del 23 è stato cambiato con bracket linguale ed è stato posizionato un arco 0.016 x 0.022 CuNiTi. Lo spazio per il primo molare mascellare di sinistra è stato ottenuto attivando una molla su un arco base 0.016 x 0.022 SS per produrre un movimento distale del secondo molare. La minivite è stata usata per evitare il movimento mesiale dei denti di ancoraggio, legando il secondo premolare con una legatura SS.
Il trattamento attivo è stato completato in 19 mesi. Nella mascella è stata posizionata una contenzione a scopo ritentivo e per mantenere lo spazio del primo molare mancante. La minivite è stata in seguito rimossa senza complicazioni.
Nell’arcata mandibolare non è stato effettuato nessun trattamento ed il primo molare mandibolare di destra è stato estratto perché distrutto da un processo carioso.
L’inclusione canina è stata risolta con successo, il morso profondo è stato corretto e il diastema eliminato. La linea mediana mascellare è stata corretta e l’aspetto del paziente migliorato. E’ stato proposto il posizionamento di impianti al posto dei primi molari mascellari e mandibolari assenti ma il paziente non ha accettato.
Gli adulti spesso rifiutano il trattamento ortodontico-chirurgico per risolvere l’inclusione canina per via della necessità di ricorrere ad apparecchiature ortodontiche fisse vestibolari per molto tempo. Secondo questo case report proposto dagli autori la combinazione di apparecchiature ortodontiche linguali e del sistema di ancoraggio con miniviti permette di superare questi svantaggi.
Report a cura della Dott.ssa Laura Bonaccorso
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